ITALIA PAESE DA SOGNO…
Certo il nostro Bel Paese è tra le mete più ambite al mondo, veramente invidiabile, da sogno… come dire…. “vedi l’Italia e poi muori”.
Questo lo possono sostenere anche le nostre aziende rappresentate per il 90% da piccole e medie, che non possono non aver notato che giornalmente il nostro Governo “le protegge” (o meglio finge di farlo), anche se in maniera assai singolare e a modo suo, dalla burocrazia, dal fisco e soprattutto dal sistema bancario.
Con l’attuale decreto salva banche, si prevede che appena solo 5.000 risparmiatori che hanno investito in obbligazioni bancarie, sui 10.000 coinvolti nei famosi crack finanziari, potranno essere rimborsati e per di più soltanto dell’ 80% delle loro perdite subite, ed in tempi ancora non certi.
Ma contestualmente il Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 29/04 scorso, al contrario di quanto sopra riportato per i correntisti, autorizza le stesse banche, per recuperare i loro crediti rappresentati da sofferenze (molto spesso dalle stesse causate) ad emettere decreti ingiuntivi immediatamente esecutivi.
Praticamente con una semplice ingiunzione potranno procedere all’esecuzione forzata nei confronti dei malcapitati, anche se questi ultimi abbiano a contestare il credito a loro richiesto.
E’ bene evidenziare e sapere che quasi sempre tali crediti, soprattutto se maturati in periodi di tempo abbastanza lunghi, non sono veritieri in quanto includono importi non dovuti quali usura, anatocismo, interessi ultralegali ecc…
Tale illegittimo (a mio parere incostituzionale procedimento), autorizza le banche a vendere, o meglio espropriare gli immobili dei debitori o presunti tali.
Quindi due pesi-due misure chiaramente contrapposte che riguardano i diritti del correntista da una parte e delle banche dall’altra. Ma non sono tutte aziende private??? Non dovrebbero essere tutti uguali davanti alla legge???
Da considerare inoltre che le banche, si sono procurate ad arte le sofferenze iscritte in bilancio, forse perchè certe dei benefici che sicuramente prima o poi avrebbero ottenuto dai nostri politici (come peraltro sempre accaduto).
Le banche infatti come è chiaramente dimostrato, dal 2010 ad oggi hanno ridotto di ben 90 miliardi il credito alle imprese e famiglie, incrementando dello stesso identico importo le sofferenze che in tal periodo sono passate da 60 a 140 miliardi di euro (fonte Banca d’Italia!!!). Ciò evidenzia- che trasferendo tali importi dai crediti alle sofferenze hanno soltanto tolto ossigeno indispensabile per le aziende. Diversamente molte delle stesse sarebbero state ancora oggi in vita anzichè fallite.
Inoltre sempre con il recente scandaloso provvedimento, le banche vengono ora autorizzate a garantirsi per i finanziamenti con un “pegno possessorio”, ossia di una garanzia reale a sostituzione della tradizionale ipoteca e fideiussione di terzi. Praticamente l’azienda concede in pegno un bene strumentale di proprietà ed in caso di sopravvenuta impossibilità di far fronte, anche temporaneamente e parzialmente alla restituzione di quanto dovuto, la banca può disporre di tale bene ed espropriarlo a proprio piacimento, trasformando le aziende in chiaro ostaggio delle banche.
Se tali circostanze e tale settore non ci vede soddisfatti, non possiamo consolarci certo nell’ambito fiscale. Qui infatti siamo tra i primi al mondo per burocrazia, obblighi di legge, scadenze , entità di tassazione ecc….
Negli ultimi 20 anni mai è diminuita la pressione fiscale e contestualmente il debito pubblico è sempre aumentato – (dai 1.350 miliardi di euro del 2001 ai 2.300 miliardi di euro attuali).
Della stessa entità è anche aumentata la spesa pubblica “alla faccia della spending review”!!!.
Questo è il risultato di 20 anni di scelte irresponsabili e suicide dei nostri parlamentari che non hanno mai controllato i bilanci dello Stato ne delle sue partecipate, ne preventivamente, ne durante il periodo di riferimento.
Pertanto questi bilanci sono risultati quasi tutti falsi cioè hanno contenuto poste attive gonfiate e passive sottostimate. Come mai gli organi di controllo non hanno mai fatto un adeguato e indispensabile controllo, nonostante i lauti compensi di loro spettanza per tale onere???
Perchè non hanno mai visto e fatto riferimento al metodo utilizzato dall’Agenzia delle Entrate e il suo odiato partner Equitalia, che invece utilizza continuamente controlli prepotenti e spesso estorsivi nei confronti soprattutto delle PMI ???
Anche qui è inutile negarlo…. due pesi e due misure!!! chiaramente come anche sopra evidenziato la parte penalizzante è quella che rimane a carico della parte più debole.
E’ proprio per l’ennesima eclatante ingiustizia è il caso di dire cari cittadini italiani, sogno o son desto ??
Civitanova Marche lì 03/05/2016
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